Ecco un esercitazione che ho fatto per il professor Romanelli. Lo scopo era di organizzare un evento per un azienda vitivinicola, senza limiti economici.
Lancio del nuovo vino dell’azienda: “Castello dei Destini Incrociati”
“Retrò”
Informazioni:
L’azienda “Castello dei Destini Incrociati” è relativamente di grandi dimensioni con un reddito discreto ma non ha un’immagine tanto forte. Si trova nella zona del Chianti Classico e produce già due prodotti; un Chianti Classico che si trova in una fascia di prezzo media (14 euro) e un Chianti Classico Riserva (18 euro). Due prodotti con un buon rapporto qualità/prezzo.
Il nuovo prodotto vuole posizionarsi su una fascia di prezzo più elevata e rispondere ad un rilancio dell’azienda sul mercato dimostrando una qualità ancora superiore. Il nuovo vino è un I.g.t. prodotto con il sangiovese (80%), il colorino (15%) e il mammolo (5%). Le uve provengono dal vigneto con migliore esposizione solare e con il terreno più predisposto per fare un vino d’alta gamma. L’immagine che si vuole dare al consumatore è quello di essere un’azienda seria dove il rapporto prezzo/qualità sia prevalente in tutti i prodotti.
L’azienda inizia a produrre vino negli anni ‘50. Quegli anni in cui l’Italia, appena uscita dalla guerra, piano, piano stava ricostruendo una base economica. Questa base spesso derivata dal lavoro pesante. In questi anni tanti si trasferivano nelle città per semplificarsi la vita. Alcuni sono però rimasti, rimasti a combattere per quella terra che per così tante generazioni aveva dato loro la sopravivenza e la vita. Questo era il caso del “Castello dei Destini Incrociati” dove il lavoro, la passione e la professionalità ha sviluppato, proprio in quegli anni, una viticoltura importante.
Per ricordare l’inizio della loro avventura collegandolo al presente è stato elaborato un nuovo prodotto chiamato “Retrò”.
Il nuovo vino:
Il prezzo sullo scaffale del nuovo prodotto arriverà a 25 Euro. Si vuole dare una nuova faccia al vecchio Vino da Tavola dando spazio alla tradizione e al "terroir” senza dimenticare l’importanza dello sviluppo enologico.
L’azienda vuole lanciare un prodotto speciale, una nuova evoluzione del Vino da Tavola che abbia il sapore di tempi passati. L’innovazione nel gusto, rimanendo sempre sul classico vino della zona, è aiutata dalle nuove conoscenze enologiche. Tutto ciò, senza però dimenticare l’importanza dell’immagine.
“Retrò”- la modernità di tempi passati.
Il legame è tra:
- Il passato e modernità.
- La città e la campagna.
- La produzione e il consumo.
- La terra e la materia prima trasformate in eleganza cittadina.
Il prodotto vino incontra l’importanza del packaging. La vita contadina incontra la commercializzazione.
“Retrò” è un vino che comunica il passato e la modernità in una fusione elegante di stile, qualità ed onestà.
L’azienda “Castello dei Destini Incrociati” inizia a produrre vino negli anni ‘50 e ha voluto enfatizzare questo fatto invitando i clienti più attenti ad un evento mai visto prima.
Promozione anticipata dell’evento:
- Attori e attrici in giro per la città vestiti con abiti originari dagli anni ‘50. Contadini e alta moda. Uno alla volta.
Es: Una Signora vestita alla moda completamente anni ’50 passa da Piazza della Repubblica all’ora di pranzo un martedì. Un Signore è seduto su una panchina al Parco delle Cascine alle ore 15.00 la domenica leggendo un giornale dell’epoca.
- Giornali originali dagli anni ‘50 tra gli altri giornali al bar (riproduzioni autentiche)
- Macchine e motorini (vespe) provenienti dagli anni ‘50 in giro sparse per la città.
- Ritrovo d’accessori in vetrina appartenenti agli anni ‘50 (Es. borse, scarpe nella vetrina del negozio di ferramenta).
- Proiezione di un film italiano degli anni ‘50 direttamente su un edificio storico ore 23.00 il sabato sera.
- Spettacolo di danza jive spontaneo, sotto i portici degli uffizi.
- Spettacolo di spremitura uva con i piedi.
- Vendita pane o dolci tipici per gli anni ‘50 dal fornaio normale.
- Concerto di musica italiana degli anni ‘50 o mettendo questa musica in tutti i supermercati, centri commerciali, negozi ore 18.30-19.00, un venerdì.
Tutto ciò in dose minima (senza esagerare) e senza nessun tipo di spiegazione. Il nome Retrò appare in tutti i casi ma senza sembrare una pubblicità. Promozione di durata 1 mese.
Dopo 10 giorni della promozione verrà inviato una breve spiegazione di ciò che è in corso ai giornali cittadini e nazionali. Faremo in modo che loro scrivono di noi senza comprare spazi pubblicitari.
L’evento:
Insieme alla presentazione del vino ci saranno due mostre: una d’automobili e altri motori selezionati originali dagli anni ‘50, un’altra con abiti e accessori d’alta moda selezionati originali dagli anni ‘50. Tutto esposto da collezionisti privati.
La sera alle ore18.00 arrivano gli invitati (ristoratori, giornalisti ed altri clienti importanti) che, dopo un primo accenno di tipo “save the date”, hanno ricevuto l’invito poco dopo la metà della promozione iniziale. Al posto (albergo di lusso) ritrovano tutti gli accessori visti in giro nell’ultimo mese (giornali, libri, scarpe, cappelli ecc). Davanti all’albergo sono parcheggiate le macchine precedentemente visti in giro per la città. A dare il benvenuto ci sono tutti gli attori e gli attrici vestiti in abiti degli anni ‘50 visti in giro durante il mese precedente.
È solo lì che tutti i dettagli si fondono per dare un senso a tutto ciò. Gli invitati possono partecipare ad una degustazione di vecchie e nuove annate di vini importanti della zona (dagli anni ‘50 in poi) oppure prendere un aperitivo (ovviamente servito dal cameriere che sembra uscito da un vecchio film dell’epoca) e girare le varie mostre.
Ore 21.00, cena nel salone davanti al palco. Presentazione del nuovo vino “Retrò” (inoltre servito durante la cena). Parla il produttore e l’enologo. Raccontano la storia dell’azienda e spiegano l’intento del nuovo prodotto. Spettacolo di ballo swing.
Dopo la cena continua la festa con musica e mostre. Fine serata ore 24.00.
Tempi e Programma:
Lunedì 13 Settembre 1954 (o 2008) Hotel Excelsior, Piazza Ognissanti a Firenze si terrà la presentazione del nuovo vino “Retrò” di “Castello dei Destini Incrociati”. Vino, macchine e moda saranno i temi della giornata.
Ore 11.00 Apertura delle mostre “Macchine degli anni ’50” e “Vestiti ed accessori di moda di tempi passati”
Ore 14.00 Presentazione del nuovo vino “Retrò” seguito da un intervento di uno stilista italiana importante degli anni ’50 ( Ferruccio Ferragamo parla del lavoro del padre e la continuazione dell’idea fino ad oggi).
16.00 Sul palco un cantante italiano degli anni ’50 (Ornella Vanoni o Gianni Morandi).
Ore 17.30 Chiusura mostre per il pubblico
Ore 19.00 “L’evoluzione del Sangiovese” Degustazione di vecchie annate dagli anni ’50 in poi. Guidata dal presidente A.I.S. Toscana Massimo Castellani (a prenotazione *)
Ore 21.00 Cena (a prenotazione *)
Ore 21.30 Presentazione ufficiale del vino “Retrò”, seguito da uno spettacolo di danza swing.
Ore 24.00 Fine evento
Durante tutto il giorno saranno in degustazione i vini dell’azienda Castello dei Destini Incrociati con abbinamenti semplici.
* costo 50 euro/persona degustazione e cena
Il regalo:
Tutti i partecipanti alla cena avranno in regalo una scatola di legno con dentro due bicchieri da vino in stile anni cinquanta elegantemente ricamati “Retrò” sul retro e la data dell’evento. Chi vuole può prendere un taxi, in forma di macchina d’epoca, che lo porterà fino a casa.
L’evento è sponsorizzato da Ferragamo e Fiat.
L’invito
“Retrò” La modernità dei tempi passati
Stile, storia e tanto buon vino
Se per nostalgia, se per motivi di mancata presenza, siamo lieti ad invitarLa a fare un viaggio che porta a ricordare o a rivivere gli anni ‘50.
Lunedì il 13 Settembre 1954 (o 2008) Hotel Excelsior, Piazza Ognissanti, Firenze
Per informazioni e prenotazioni: 055-9876554
Castello dei Destini Incrociati
Invito speciale
Caro Signor Rossi,
Per aver creduto nella nostra azienda le vogliamo premiare con un trattamento speciale.
Questo invito presentato all’ingresso della sala B dopo le ore 18.00 vale la cena e degustazione per 2 persone.
(senza invito personalizzato costo 50 euro/persona)
Per informazioni e prenotazioni: 055-9876554
Castello dei Destini Incrociati
Potrebbe funzionare, no?
Monday, June 30, 2008
Thursday, February 28, 2008
Jag funderar pa att gora en blog helt pa svenska. Det gar inte att fortsatta pa det har viset langre.
Just nu hander det mycket i mitt liv; har borjat en Master utbildning i Wine Management & Marketing har pa toscanska landsbygden. Studerar, provar viner och lar mig allt som har med vinets varld att gora. Det kanske verkar lite, men ju mer jag studerar desto mer upptacker jag att det finns att lara.
Denna blog borjade med ett intresse for vin och dess position i samhallet, framforallt i relation till alla Florens gubbar. Ju langre jag kommer desto mer blir den specifik och teknisk. Vill anda halla mig pa en enkel niva och gubbarna kommer alltid att folja i mina fotspar..
Meddelar ny adress for Sveriges Nya Vinblog (inte namnet..) nar denna skapas.
Just nu hander det mycket i mitt liv; har borjat en Master utbildning i Wine Management & Marketing har pa toscanska landsbygden. Studerar, provar viner och lar mig allt som har med vinets varld att gora. Det kanske verkar lite, men ju mer jag studerar desto mer upptacker jag att det finns att lara.
Denna blog borjade med ett intresse for vin och dess position i samhallet, framforallt i relation till alla Florens gubbar. Ju langre jag kommer desto mer blir den specifik och teknisk. Vill anda halla mig pa en enkel niva och gubbarna kommer alltid att folja i mina fotspar..
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Saturday, January 26, 2008
Devo assolutamente fare qualcosa per rendere questo blog più leggibile. Troppe lingue, tutte insieme. Un po' come tanti nuovi vini cosi detti "innovativi". Enologia artistica, cocktail bacchiano, esperimento chimico, chiamatelo come volete ma bisogna amettere che talvolta è troppo.
Il Cabernet Franc o il Syrah non fanno tradizionalmente parte della terra Toscana ed è ovvio che un vino così, di Toscano ne ha veramente poco a che fare. Non ha nemmeno tanto a che fare con i vini francesi visto che il clima e il terreno sono completamente diversi.
Questi pezzi d'arte moderna vanno alla ricerca di soddisfare i palati della massa. Un po' di legno francese per dare il classico profumo vanigliato, un innaturale esposizione delle uve (tradizionalmente derivanti da un clima più fresco) al sole italiano dà quel tono di marmelata che per tanti anni ha guidato il mercato di massa (specialmente quello americano). Questo non è un reale problema, il problema arriva quando il lavoro in cantina prende il sopravvento sull'attenzione alla vigna e alle tradizioni.
Come si direbbe qui a Firenze "Fare come il gobbo di Peretola", metteva una gobba anche sul petto perchè così notavano meno quella sulla spalla..
Non si può nascondere un difetto con un altro difetto e non capisco cosa non ha il Sangiovese? Un buon bicchiere di Chianti bevuto in Chianti, esiste miglior modo di godere la vita?
Il Cabernet Franc o il Syrah non fanno tradizionalmente parte della terra Toscana ed è ovvio che un vino così, di Toscano ne ha veramente poco a che fare. Non ha nemmeno tanto a che fare con i vini francesi visto che il clima e il terreno sono completamente diversi.
Questi pezzi d'arte moderna vanno alla ricerca di soddisfare i palati della massa. Un po' di legno francese per dare il classico profumo vanigliato, un innaturale esposizione delle uve (tradizionalmente derivanti da un clima più fresco) al sole italiano dà quel tono di marmelata che per tanti anni ha guidato il mercato di massa (specialmente quello americano). Questo non è un reale problema, il problema arriva quando il lavoro in cantina prende il sopravvento sull'attenzione alla vigna e alle tradizioni.
Come si direbbe qui a Firenze "Fare come il gobbo di Peretola", metteva una gobba anche sul petto perchè così notavano meno quella sulla spalla..
Non si può nascondere un difetto con un altro difetto e non capisco cosa non ha il Sangiovese? Un buon bicchiere di Chianti bevuto in Chianti, esiste miglior modo di godere la vita?
Wednesday, January 16, 2008
Dags att skriva lite pa svenska. Kanske borjar denna blog att bli lite forvirrande, aldeles for manga sprak? Lite som vissa IGT viner kan kannas, lite for manga olika druvor for att kunna kanna skillnaden mellan dem. En kemisk formel, en cocktail, ett enologiskt konstverk, kalla det vad ni vill men ibland blir dt bara for mycket.
Nar det handlar om Italienska viner ar det viktigt att minnas att vi inte befinner oss i Bordeaux och att Cabernet Sauvignon och Merlot inte ar druvsorter som enligt traditionen odlas har. Vad hade etruskerna sagt om de vetat att det en dag skulle vara de franska druvorna att ta over vinmarknaden aven i Toskana?
Det ar spannande och innovativt att experimentera, men nar aven den minsta lilla vingard tar fram ett "minituscan" baserat pa Merlot, Cabernet lite Syrah avrundat pa ekfat sa att vaniljdoften tar overhanden for att doda alla andra eventuella smaker, eller, ibland defekter, blir det lojligt. Sarskilt sen nar den vanligtvis lojligt overdrivna prislappen satts.
Vissa av dessa viner ar lyckade och spannande men nar innovationen blir slentrian i form av ett aldeles for manga ganger upprepat recept, foredrar jag ett enkelt, traditionellt lite rivigt och syrligt Chianti. Sa som det en gang i tiden gjordes: Sangiovese med en liten procentenhet Malvasia Nera och/eller Trebbiano.
Det ar ingen idè att gomma en svag karaktar med hjalp av ett overdrivet aldrande pa ekfat eller genom att blanda ut det med enklare och rundare druvsorter, det ar inte bara kvalitativt synligt i resultatet men dessutom patetiskt.
Eller som man skulle saga har i Florens: "Far come il gobbo di Peretola" (Att gora som den puckelryggade fran Peretola). Han satte en knol pa brostet ocksa sa att ingen skulle lagga marke till den pa ryggen..
Nar det handlar om Italienska viner ar det viktigt att minnas att vi inte befinner oss i Bordeaux och att Cabernet Sauvignon och Merlot inte ar druvsorter som enligt traditionen odlas har. Vad hade etruskerna sagt om de vetat att det en dag skulle vara de franska druvorna att ta over vinmarknaden aven i Toskana?
Det ar spannande och innovativt att experimentera, men nar aven den minsta lilla vingard tar fram ett "minituscan" baserat pa Merlot, Cabernet lite Syrah avrundat pa ekfat sa att vaniljdoften tar overhanden for att doda alla andra eventuella smaker, eller, ibland defekter, blir det lojligt. Sarskilt sen nar den vanligtvis lojligt overdrivna prislappen satts.
Vissa av dessa viner ar lyckade och spannande men nar innovationen blir slentrian i form av ett aldeles for manga ganger upprepat recept, foredrar jag ett enkelt, traditionellt lite rivigt och syrligt Chianti. Sa som det en gang i tiden gjordes: Sangiovese med en liten procentenhet Malvasia Nera och/eller Trebbiano.
Det ar ingen idè att gomma en svag karaktar med hjalp av ett overdrivet aldrande pa ekfat eller genom att blanda ut det med enklare och rundare druvsorter, det ar inte bara kvalitativt synligt i resultatet men dessutom patetiskt.
Eller som man skulle saga har i Florens: "Far come il gobbo di Peretola" (Att gora som den puckelryggade fran Peretola). Han satte en knol pa brostet ocksa sa att ingen skulle lagga marke till den pa ryggen..
Saturday, October 27, 2007
Il Brunello di Montalcino è stato inventato da Ferruccio Biondi-Santi grazie alle sue sperimentazioni con un clone del Sangiovese: il Sangiovese Grosso. Questa varietà d’uva è localmente chiamato Brunello per il suo colore scuro.
La prima bottiglia di Brunello ha visto la luce nel 1888.
Nel 1980, questo vino d’alta qualità, è stato il primo a ricevere la garanzia DOCG (DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA), marchio che certifica l'origine e la qualità del vino.
Un Brunello è invecchiato per cinque anni prima del rilascio sul mercato mentre una Riserva è invecchiata per sei.
In generale è caratterizzato da un colore rosso rubino e un sapore secco e caldo. Il profumo è profondo ed elegante con punte di frutti di bosco.
Un Brunello è buono da degustare da solo ma può anche trovare armonia con i piatti di lunga preparazione con la base di carne selvaggina oppure formaggi come per esempio il Pecorino Toscano.
Il prezzo può variare dai 30 ai 150 euro a bottiglia in base all’anno, il produttore e l’invecchiamento.
Una versione più giovane e meno elaborata del Brunello è il Rosso di Montalcino, che esce ogni anno e si può trovare in enoteca dai 12 ai 18 euro a bottiglia.
Nel 2001 la famosa rivista americana “The Wine Spectator” ha eletto un Brunello “Miglior vino del mondo”.
The Brunello di Montalcino wine was invented by Ferruccio Bionti-Santi thanks to his experiments with a sub variation of the Sangiovese grape: The Sangiovese Grosso. The Sangovese Grosso is locally called Brunello because of its dark color.
The first bottle of Brunello was produced in 1888.
in 1980, this high quality wine was the first Italian wine to obtain the DOCG guarantee (DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA), a standardization trademark that certifies the origin and the quality of a wine.
A Brunello is aged for five years before being released on the market while a Riserva is aged for six.
In general it’s characterized by the ruby red color and the dry and warm taste. The perfume is deep and elegant with a touch of wild berries.
A Brunello is good on it’s own but is also a great match harmony with slow-cooked game or cheeses such as the Tuscan Pecorino.
The prices vary from 30 up to 150 euros a bottle depending on vintage, producer and aging.
A younger and less elaborated version is the Rosso di Montalcino. It is released every year and costs about 12-18 euro a bottle in a wine shop.
In 2001, the well-recognized American magazine “The Wine Spectator”, world-wise considered the “wine-bible”, elected a Brunello di Montalcino “The best wine in the world”.
Monday, October 22, 2007
You often hear people talk about the Super Tuscan wine, but what is it and why is it Super?
In the late 1970’s a small group of Tuscan wine makers began to experiment with new French grape varieties and new methods.
They were not following the traditional blending laws for the region and could therefore not use the certification D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata) as a quality trademark.
These new wines were simply labeled Vino da Tavola, table wine, a term ordinarily reserved for lower quality wines.
American wine journalists found it inappropriate to call these important and expensive wines Vino da Tavola and invented therefore the term Super Tuscan, a term now used even by the Italians.
Today, the Super Tuscans are the top wines in the appellation I.G.T. (Indicazione Geografica Tipica: typical regional wine) . The expert wine- tasters of the most important wine guides decide on the ones with the best quality but it’s often the price that is the deciding factor.
Piero Antinori was the man who made the first wine described as a Super Tuscan, the “Tignanello”. He followed the example of the experiments of Tenuta San Guido Winery while making one of today’s most famous wines: the “Sassicaia”.
The most important zone of production of the Super Tuscans is Bolgheri, located along the Tuscan coast in the province of Livorno.
The Super Tuscans don’t follow any restrictions and can therefore be made with any variety of grapes, either blended or pure.
It’s the creativeness of the winemaker that makes the difference between a wine and a Super wine.
Monday, October 08, 2007
Si sente spesso parlare del vino Super Tuscan, ma cosè, e perchè è Super?
Alla fine del 1970 un piccolo gruppo di produttori vinicoli toscani ha iniziato a sperimentare nuovi metodi di vinificazione usando varietà d’uva francese.
Non seguivano le regole tradizionali della regione e quindi non potevano usare la classificazione D.O.C (Denominazione di Origine Controllata) come marchio di qualità.
Questi nuovi vini erano semplicemente classificati Vino da Tavola, un termine normalmente riservato per vini di qualità inferiore.
Alcuni giornalisti americani ritennero però che la classificazione di così grandi vini come da Tavola fosse decisamente inappropriata e iniziarono a chiamarli Super Tuscan, un termine ormai usato anche dagli italiani.
Oggi esiste la denominazione: I.G.T. (Indicazione Geografica Tipica) nella quale i Super Tuscan sono quelli considerati i migliori dagli assaggiatori esperti delle guide più importanti, anche se spesso il prezzo influisce quanto la qualità.
Piero Antinori fu il primo a produrre un vino nominato Super Tuscan, il “Tignanello”, seguendo l'esempio delle sperimentazioni fatti alla Tenuta San Guido nella produzione di un vino che oggi è uno dei più famosi al mondo: il “Sassicaia”.
La zona di produzione più importante dei Super Tuscan è Bolgheri, situato lungo la costa Toscana in provincia di Livorno.
I Super Tuscans non seguono nessun tipo di restrizione e possono quindi essere prodotti da qualsiasi tipologia d’uva, in purezza o non.
Sta quindi alla creatività del produttore di fare la differenza tra un vino e un Super vino.
Alla fine del 1970 un piccolo gruppo di produttori vinicoli toscani ha iniziato a sperimentare nuovi metodi di vinificazione usando varietà d’uva francese.
Non seguivano le regole tradizionali della regione e quindi non potevano usare la classificazione D.O.C (Denominazione di Origine Controllata) come marchio di qualità.
Questi nuovi vini erano semplicemente classificati Vino da Tavola, un termine normalmente riservato per vini di qualità inferiore.
Alcuni giornalisti americani ritennero però che la classificazione di così grandi vini come da Tavola fosse decisamente inappropriata e iniziarono a chiamarli Super Tuscan, un termine ormai usato anche dagli italiani.
Oggi esiste la denominazione: I.G.T. (Indicazione Geografica Tipica) nella quale i Super Tuscan sono quelli considerati i migliori dagli assaggiatori esperti delle guide più importanti, anche se spesso il prezzo influisce quanto la qualità.
Piero Antinori fu il primo a produrre un vino nominato Super Tuscan, il “Tignanello”, seguendo l'esempio delle sperimentazioni fatti alla Tenuta San Guido nella produzione di un vino che oggi è uno dei più famosi al mondo: il “Sassicaia”.
La zona di produzione più importante dei Super Tuscan è Bolgheri, situato lungo la costa Toscana in provincia di Livorno.
I Super Tuscans non seguono nessun tipo di restrizione e possono quindi essere prodotti da qualsiasi tipologia d’uva, in purezza o non.
Sta quindi alla creatività del produttore di fare la differenza tra un vino e un Super vino.
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