Wednesday, June 14, 2006



Oggi parlerò di Frescobaldi e i loro vini: Pomino, Benefizio e Castello di Nipozzano. Io e la mia collega Nataska abbiamo avuto la possibilità di venire ad una degustazione proprio lì sulla collina di Frescobaldi (grazie a un nostro fedelissimo rappresentante: il sig. Missineo).

Attualmente Marchesi de’ Frescobaldi, uno dei maggiori produttori italiani di vino di qualità, detiene la maggior estensione di vigneti in Toscana con 1000 ettari e nove tenute, tutte situate in zone particolarmente vocate e dedicate alla produzione di vini pregiati doc, docg e igt.

Uno dei vini che abbiamo degustato alla Tenuta di Pomino è il Pomino Bianco, ottenuto da uva Chardonnay e Pinot bianco. Gusto pulito e leggermente fruttato. Un ottimo vino da pesce e carni bianche. Il Pomino Rosso invece è fatto con uva Pinot nero e Sangiovese. Il Pinot nero è un tipo d'uva molto poco diffusa in toscana per il clima generalmente caldo e umido. Alla Tenuta di Pomino invece il clima è molto fresco e secco, grazie all'altezza in cui si trovano i vigneti, fino a 730 metri, e quindi ottimo per la coltivazione del Pinot nero.


Il Pomino Il Benefizio invece è ottenuto da uva Chardonnay con affinamento in barrique per 12 mesi e successivo affinamento in bottiglia per altri 12 mesi. E' un bianco particolare con un gusto forte e deciso dato dal questo suo affinamento in barrique. E' sicuramente un vino che si abbina bene con formaggi stagionati e sapori un po' più forti.
Dopo la visita al Castello di Pomino ci siamo avviati verso il prossimo meta: Castello di Nipozzano.


Il castello di Nipozzano fu edificato per conto della famiglia dei Conti Guidi, passò poi ai nobili fiorentini Albizi e da questi ai Frescobaldi come dote di Leonia degli Albizi sposa di Angiolo de' Frescobaldi. Nel 1855 Vittorio degli Albizi, antenato degli attuali proprietari ed esperto viticoltore, portò a Nipozzano i vitigni Cabernet Sauvignon e il Merlot, la cui coltivazione è proseguita fino ai nostri giorni.

La nostra visita guidata ci ha portati nella cantina del Castello dove ci sono bottiglie antiche e addirittura c'è una stanza che contiene le bottiglie che sono rimasti dopo la guerra. Ci sono anche molti ragnatele, polvere e muffa, l'aria è umida e si sente un odore di legno mischiato con tutte le cose appena menzionate. Le botte e le barrique sono posizionate quasi artisticamente una sopra l'altra in stanze con valvole e soffitti bassi.


Attualmente le responsabilità gestionali delle tenute e delle cantine familiari sono divise fra Vittorio, Ferdinando e Leonardo de' Frescobaldi affiancati da figli e nipoti in vari settori aziendali.

Una cosa che mi ha colpito è che ancora oggi si seguono le vecchie tradizioni, non solo nella produzione del vino, ma anche a quanto riguarda la divisione in famiglia. Ancor oggi, quando nasce un figlio nella famiglia Frescobaldi, lui riceve 500 bottiglie di quell'anno mentre una figlia riceve soltanto 100!

Forse le donne non bevono vino quanto gli uomini? Oppure, non è bello che una donna beva quanto un uomo? mi sa che devo cambiare abitudini..

I vini Prodotti al Castello: "Nipozzano" Riserva Chianti Rùfina d.o.c.g., "Montesodi" Chianti Rùfina d.o.c.g., "Mormoreto" Cabernet Sauvignon di Toscana i.g.t.

1 comment:

Anonymous said...

Lovely post acuto. Non ho mai pensato che fosse così facile. rispetti a voi!.