Devo assolutamente fare qualcosa per rendere questo blog più leggibile. Troppe lingue, tutte insieme. Un po' come tanti nuovi vini cosi detti "innovativi". Enologia artistica, cocktail bacchiano, esperimento chimico, chiamatelo come volete ma bisogna amettere che talvolta è troppo.
Il Cabernet Franc o il Syrah non fanno tradizionalmente parte della terra Toscana ed è ovvio che un vino così, di Toscano ne ha veramente poco a che fare. Non ha nemmeno tanto a che fare con i vini francesi visto che il clima e il terreno sono completamente diversi.
Questi pezzi d'arte moderna vanno alla ricerca di soddisfare i palati della massa. Un po' di legno francese per dare il classico profumo vanigliato, un innaturale esposizione delle uve (tradizionalmente derivanti da un clima più fresco) al sole italiano dà quel tono di marmelata che per tanti anni ha guidato il mercato di massa (specialmente quello americano). Questo non è un reale problema, il problema arriva quando il lavoro in cantina prende il sopravvento sull'attenzione alla vigna e alle tradizioni.
Come si direbbe qui a Firenze "Fare come il gobbo di Peretola", metteva una gobba anche sul petto perchè così notavano meno quella sulla spalla..
Non si può nascondere un difetto con un altro difetto e non capisco cosa non ha il Sangiovese? Un buon bicchiere di Chianti bevuto in Chianti, esiste miglior modo di godere la vita?
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